Ed eccoci arrivati all’ottavo incontro.
A me e a Chiara ha fatto molto piacere che, per la prima volta, nella consueta condivisione iniziale delle pratiche e delle attività che i ragazzi svolgono a casa, tutti abbiano partecipato.
Tra i vari compiti assegnati ai ragazzi abbiamo chiesto loro di rappresentare attraverso un disegno un’emozione vissuta durante la settimana e preparare una playlist di canzoni, capace di esprimere le loro emozioni. Per fare i disegni i ragazzi hanno utilizzato a volte tutto il foglio, altre volte solo in parte, uno ha disegnato su un fazzolettino di carta, qualcuno ha usato i colori, atri hanno disegnato in bianco e nero. Sono riusciti a rappresentare al meglio singole emozioni vissute, come tristezza, malinconia o felicità, oppure insiemi di emozioni, presenti contemporaneamente nel loro vissuto. Ogni ragazzo ha scelto una canzone della sua playlist e l’ha fatta ascoltare ai compagni che dovevano riuscire a capire l’emozione che ne aveva determinato la scelta. Si sono divertiti e sono stati bravi nell’assolvere al compito. Abbiamo ricordato ai ragazzi che tutti proviamo emozioni che – come le nuvole – vanno e vengono e che sono influenzate da come ognuno di noi percepisce lo stimolo o la situazione che le attiva. E così come un’alga segue il movimento delle correnti marine, allo stesso modo noi possiamo scegliere di lasciar fluttuare le emozioni, invece di intraprendere con loro una lotta estenuante. Meglio quindi riconoscerle e farle diventare risorse.
Chiara ha poi presentato ai ragazzi gli “stili di preferenza”. Spesso infatti affrontiamo le situazioni attraverso la reattività ma possiamo imparare a rispondere con maggiore consapevolezza, attraverso l’auto consapevolezza, la coscienza, l’immaginazione creativa, la volontà indipendente e la compassione. E per finire ci siamo concessi un po’ di movimento, sempre però fatto in consapevolezza.
L’argomento del prossimo incontro coi ragazzi avrà per tema la “self compassion” e la “gratitudine”.
Anne