Domenica 31 Ottobre siamo stati all’Orto Botanico di Padova con tutti gli utenti e alcuni volontari dell’Associazione Tumaini.
Quello di Padova è il più antico Orto Botanico universitario del mondo (1545) e dal 1997 è un sito incluso nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco con queste motivazioni:
L’Orto Botanico di Padova è all’origine di tutti gli orti botanici del mondo e rappresenta la culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha largamente contribuito al progresso di numerose discipline scientifiche moderne, in particolare la botanica, la medicina, la chimica, l’ecologia e la farmacia.
Irene, guida dell’Orto, ci ha accolti e illustrato alcune delle meraviglie di questo luogo meraviglioso di sapere e di bellezza, di cultura nel suo senso più ampio. Abbiamo visto alcune delle piante più antiche, come il platano cavo che non si sa se sia così per una sua crescita e resistenza alle avversità o per colpa di un fulmine, il cui interno è ricoperto di pece per proteggerlo dalle muffe, il ginko biloba con le sue foglie bilobate e i fiori che sembrano piccoli frutti che se li rompi sprigionano un gas maleodorante, la palma di Goethe nella sua serra e poi le piante esotiche nelle nuove giardino della biodiversità, una serie di serre costruite per ospitare i diversi biomi presenti sulla Terra: dalle aree tropicali alle zone subumide, dalle zone temperate a quelle aride.
Dori, la nostra esperta in Scienze Ambientali e Comunicazione, che ci accompagna grazie a una borsa di studio dell’Università di Padova, ha preparato una scheda in cui i partecipanti al percorso dell’Orto delle parole possono indicare le caratteristiche di una pianta scelta fra le tante presenti nel giardino della biodiversità. Da questa loro scelta continueremo il prossimo incontro, per esplorare le caratteristiche delle piante, imparare a usare l’italiano nel descriverle, raccontare le nostre storie e i nostri percorsi.