Warm Up
I Mover si spargono nello spazio e camminano. Un Mover si ferma, è il segnale che l’interno gruppo deve fermarsi. Lo stesso Mover o un altro Mover riprendono a camminare permettendo all’intero gruppo di tornare a camminare. L’intenzione è di rafforzare il senso cinestetico del gruppo di Mover e di allenare le dinamiche di connessione ed ascolto. Il Mover che riprende a camminare può farlo con il ritmo che preferisce: camminando molto lentamente, dirompendo in una corsa o tornando a camminare ad un ritmo normale.
In seguito, i Mover tornano a camminare regolarmente nello spazio ed incontrano lo sguardo dei colleghi mentre attraversano la sala. Quando tutti i Mover si sono scambiati uno sguardo, ciascun Mover gravita verso un compagno e i due continuano a camminare in coppia. Quando l’intero gruppo di Mover si ritrova in coppia ci si ferma e si procede nella ricerca in tre successive fasi: 1) I Mover camminano in coppia e cercano si stare il più vicini possibili; 2) Ciascuna coppia cammina dapprima secondo un pattern di vicinanza tra Mover, poi separandosi, disperdendosi nello spazio e cercando infine di tornare a camminare vicini; 3) Le coppie di Mover camminano. Un membro della coppia cerca di evitare l’altro, mentre il compagno cerca di stargli accanto. Dopo un paio di minuti i Mover si scambiano i ruoli.
Raccolta e rielaborazione dei feedback dei ragazzi alla domanda: cos’è l’Improvvisazione?
L’improvvisazione è una modalità di lavoro e ricerca che prevede risposte spontanee a ciò che sta accadendo dello spazio. Si tratta di lavorare avendo un’attenzione sensibile rivolta al manifestarsi dei fenomeni, piuttosto che disporsi al lavoro ponendosi come obiettivo un risultato predefinito. Essenzialmente l’esito della ricerca è ignoto fino a che non si manifesti. Abbandonando il focus limitato di uno scopo deciso a tavolino, l’improvvisazione dispiega la nostra attenzione alle sensazioni, alle emozioni e agli impulsi che, momento dopo momento, emergono nel processo di ricerca. L’improvvisazione si fonda sull’allenamento della presenza e dell’intuizione.
Ricerca per uno Stormo
Si è cercato di lavorare, a tappe successive, alla costruzione di uno score molto noto The Flock, in italiano traducibile Stormo. La suggestione è quella di immaginare il gruppo di Mover come uno stormo di uccelli, in continua dinamica nel paesaggio. In un primo momento secondo un ordine d’avvio stabilito, poi lasciando gli inneschi di movimento ad un principio di improvvisazione, un Mover alla volta trascina lo Stormo al suo seguito con una proposta di movimento semplice e leggibile al resto del gruppo, che seguirà il Mover ripetendola.
I ragazzi hanno lavorato prima stimolati da ritmo e musica, poi in silenzio, lasciando che stimoli di movimento molto diversi tra loro emergessero nello Stormo: scelte di movimento più intime e contenute per ritmo e dinamica, si sono alternate a decisi attraversamenti dello spazio. L’idea è stata quella di lavorare alla definizione di strategie e appoggi all’interno di pratica performativa per permettere ai giovani Mover sperimentazioni nuove e audaci nel loro percorso di ricerca sulla natura dell’improvvisazione in movimento.
Authentic Movement e Colori
Si è tornati, dopo una settimana, a sperimentare nuovamente la pratica del Movimento Autentico, lasciando che questa volta fossero il segno grafico e i colori ad aiutare Mover e Witness nelle successive fasi di integrazione e scambio. Il tentativo di avvicinare alla propria consapevolezza l’esperienza del movimento passa dunque, in questa ricerca, attraverso una forma di sintesi preverbale particolarmente adatta a Mover alle prime armi, alla ricerca delle “parole per dire” l’esperienza somatica.
Ciascun Mover si è mosso, secondo la forma dettata dalla pratica, per circa dieci minuti, testimoniato dal proprio compagno che tiene, con gli altri Testimoni, il margine del cerchio. Alla fine della sessione si disegna: Mover e Testimoni daranno forma alla propria esperienza. I Mover si concentreranno sulla storia del proprio movimento, mentre I Testimoni proveranno a dare segno e colore sia a ciò che hanno visto, ma anche a ciò che il movimento del Mover ha suscitato in loro (cosa muove il Mover nel Testimone?). Quando il tempo per disegnare è terminato, ciascun Mover si ritrova con il proprio Testimone per una fase d i verbalizzazione dell’esperienza e per mostrarsi e descriversi reciprocamente il proprio disegno.