Sabato 18 settembre 2021 presso gli spazi dell’Associazione Tumaini a Selvazzano si è raccolto il primo cerchio di partecipanti al Laboratorio L’Orto delle Parole all’interno del Progetto “Siamo un Giardino!”. È stato davvero molto piacevole aggiungere sedie, ad ogni nuovo arrivo, per allargare il cerchio per un numero di persone superiore al previsto. Evviva!
Eccoci al nostro primo incontro del laboratorio di espressività creativa per l’apprendimento della lingua italiana con un gruppo misto di persone immigrate da diversi paesi di origine e alcuni volontari dell’associazione desiderosi di conoscere le particolari tecniche di apprendimento proposte da Mele, Laura e Paola.
Il tema portante del percorso è coltivare insieme un orto di parole perché attraverso i semi della creatività e della condivisione sia possibile far crescere il desiderio di apprendere, di conoscere la lingua e la cultura italiana, attraverso però lo scambio reciproco di esperienze e punti di vista diversi. Essere creativi significa contattare la propria identità e poi spingersi oltre nell’incontro con l’altro per apprendere e sviluppare nuove competenze. Ecco che dal nostro nome, dalla nostra radice, è possibile identificare delle “lettere” dell’alfabeto che sono un po’ come semi da radicare nel terreno della condivisione, da innaffiare con l’acqua della socialità, da scaldare con il sole della creatività. E il gioco è fatto! I partecipanti scoprono la piacevolezza silenziosa e concentrata dell’arte del Collage e l’utilizzo di alfabeti di timbri che ci restituiscono una presenza fisica e materiale delle lettere, che sono come oggetti da “toccare con mano”. Nascono immagini rappresentative di sé e del proprio terreno culturale, impariamo e ripetiamo insieme parole da accompagnare con la capacità di essere espressivi e di entrare nella relazione e nella conversazione. Giochiamo con le tecniche dell’improvvisazione teatrale per sentirci maggiormente a nostro agio nell’uso delle parole. Capiamo l’importanza di essere nel momento presente del racconto e della conversazione. Non c’è un modo giusto o uno sbagliato di esprimersi, gli errori e le imprecisioni possono trasformarsi in divertenti atti creativi, proprio come ci insegna un grande maestro e scrittore italiano: Gianni Rodari. Che cos’è una filastrocca, come risuona alle nostre orecchie, qual è il suo significato. Parole, gestualità, movimento e memoria cooperano armoniosamente per renderci aperti e disponibili alla conoscenza. L’espressività crea ponti tra le culture perché dall’accettazione dell’altro si apra il cammino per un apprendimento positivo e consapevole della lingua straniera.
Ringraziamo di cuore a tutti partecipanti che si sono resi disponibili fin da subito, con curiosità e fiducia, a sperimentare una nuova forma d’arte…quella di conoscere e apprendere!